IL TUO IMPIANTO ELETTRICO


Sai cos’è un impianto elettrico? 

Puoi immaginarlo come il grande sistema nervoso della tua casa che permette

a tutti i dispositivi connessi di funzionare.

È una struttura invisibile ma deve essere ben organizzata per evitare che, col passare del tempo, possano crearsi problemi o situazioni pericolose.

Le nostre case sono cambiate negli anni, si sono evolute e non sono più come quelle di venti anni fa. Ormai ogni opzione disponibile, sia essa tecnica o di interior design,

necessita di un’ alimentazione elettrica.

 

Qualche esempio?

Oggi hai a disposizione molteplici soluzioni sia per la scelta

del riscaldamento che dell’illuminazione.

Per riscaldare casa puoi scegliere tra la pompa di calore,

un sistema ibrido o la ventilazione meccanica controllata .

Nell’ambito dell’home decor puoi optare per tende da sole, luci d’atmosfera o pensili illuminati.

Se devi realizzare il tuo impianto ex-novo, oppure devi modificare un impianto già esistente, ti offriamo il nostro supporto tecnico per aiutarti a trovare le soluzioni che meglio si adattano

al tuo ambiente e alle tue esigenze di vita quotidiana.

Il dimensionamento di un impianto (in termini di KWh impiegati), la distribuzione ed il numero dei punti luce, nonché la scelta degli impianti tecnologici da installare

(antifurto, TVCC, domotica, automazioni, ecc.),

sono elementi fondamentali per una fruizione ottimale dell' impianto. 

Per realizzare un impianto elettrico a norma sono necessarie alcune verifiche sia in fase

di progetto che di collaudo. In questa breve guida vedremo qual è la normativa

sugli impianti elettrici, con alcuni cenni sia per quelli civili.

Secondo le più recenti indagini promosse dall’ Associazione per la Promozione per la Sicurezza Elettrica (Prosiel), più della metà delle abitazioni costruite prima del 1990

hanno un impianto elettrico non a norma e quindi poco sicuro.

 

Hai bisogno di rifare o ripristinare  l’ impianto elettrico ?

 

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 Molti impianti elettrici nelle abitazioni non sono mai stati controllati, altri sono obsoleti e non a Norma, con dei rischi elevatissimi per le persone che vivono in quegli ambienti.

 

 La norma sugli impianti elettrici

 

Per ovviare a questo preoccupante problema, il CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) ha redatto quella che oggi viene considerata la principale normativa per gli impianti elettrici, cioè la CEI 64-8.

 

Questa riguarda gli impianti con tensione nominale non superiore a 1.000 V in corrente alternata e 1.500 V in corrente continua, per cui riguarda sostanzialmente tutta l’impiantistica

in bassa tensione delle abitazione e delle industrie.

 

 

Con il tempo si sono susseguite varie edizioni e l’ultima non tiene conto solo dei parametri di sicurezza per le persone o le cose,

ma garantisce anche un livello minimo di prestazioni per ogni impianto.

 

3 livelli di prestazioni

 

Gli impianti elettrici possono essere classificati in 3 diverse tipologie

a seconda del tipo di finalità e di prestazione richiesta.

 

Livello 1 – BASE:

 

Vengono stabiliti gli standard qualitativi e quantitativi minimi.

Quindi vengono fissati i punti luce minimi, i punti presa, ecc…

 

Livello 2 – STANDARD:

 

è un impianto più versatile che permette un sistema di controllo

tale da scollegare solo alcune zone senza dover staccare l’intero impianto.

 

Livello 3 – DOMOTICA:

 

riguarda tutti quei sistemi avanzati dal punto di vista tecnologico che permettono

il controllo remoto dei dispositivi utilizzatori.

Es: impianti di videosorveglianza, gestione delle temperature interne, rilevazione fumo e gas, …

 

Condizioni di sicurezza

 

La normativa sugli impianti elettrici dedica ampio spazio a tutti i controlli, le verifiche e le installazioni per garantire il massimo della sicurezza. Lo scopo è quello di evitare pericoli e ridurre inconvenienti in caso di guasto, facilitare le operazioni di manutenzione degli impianti elettrici,

tenere conto dei rischi dovuti all’ambiente esterno, …

 

Cosa prevede la nuova normativa sugli impianti elettrici

 

Ci sono alcuni importanti cambiamenti che un buon impiantista deve prendere in considerazione quando progetta e installa un impianto elettrico ex-novo.

Dimensionamento

Per tutti le abitazioni fino a 75 mq, l’impianto deve essere dimensionato

per sostenere una potenza minima di almeno 3 kW.

Le abitazioni superiori a 75 mq devono invece

essere progettate con un impianto elettrico con potenza minima di almeno 6 kW.

In questo modo, se anche dovessero cambiare le esigenze future in termini di richiesta energetica, non bisognerà intervenire sull’impianto esistente, ma si avrà la situazione già predisposta. Spetta ovviamente all’utente scegliere la potenza contrattuale con l’erogatore di energia.

 

 Il montante

 

La normativa lo definisce come il tratto di conduttura che collega

il contatore dell’ente erogatore con il quadro dell’abitazione.

Questa deve avere una sezione minima di 6 mmq.

In questo modo si garantisce la corretta tensione all’impianto durante la fase di esercizio.

Sono inoltre consigliati gli interruttori magneto termici e differenziali

alla base del montante con una buona resistenza contro gli scatti intempestivi.

 

Interruttore generale

 

L’ interruttore generale permette di spegnere l’impianto e di isolarlo dall’energia elettrica.

La sua scelta varia a seconda del dimensionamento.

In particolare per impianti elettrici domestici da 3kW si sceglie un interruttore da 25A,

per impianti da 6kW si considera un interruttore da 32A.

 

Dispositivi di protezione

 

Abbiamo già parlato in un precedente articolo dell’utilità degli interruttori magnetotermici.

La normativa sugli impianti elettrici prevede inoltre la presenza di almeno 2 interruttori differenziali

così da dividere l’ abitazione in almeno due circuiti differenti.

In questo modo si evita il black out completo dell’ abitazione in caso di

sovraccarico solo di una parte dell’impianto.

 

 Il quadro elettrico

 

Rappresenta il centro operativo di tutto il sistema. La nuova normativa aggiornata sugli impianti elettrici, impone l’installazione di un quadro per cui ci sia uno spazio libero aggiuntivo del 30/15% dei moduli installati. In ogni caso gli spazi liberi per i moduli aggiuntivi devono essere almeno 2.

In questo modo si garantisce all’ utente la possibilità di fare

delle modifiche e delle aggiunte nel tempo.

 

Alcune disposizioni aggiuntive

 

Devono essere posizionati degli interruttori in prossimità delle porte dei vari locali. Possono essere installati sia all’interno che all’esterno e hanno lo scopo di rendere gli utilizzatori più facilmente fruibili. Le varie cassette portafrutti devono conservare uno spazio interno

libero pari almeno al 30%, così da non essere sovraccariche.

In corrispondenza di almeno una presa TV all’interno dell’appartamento devono essere previste 6 prese di energia. In questo modo si dà all’utente la possibilità di collegare

altri dispositivi senza utilizzare prese mobili o prolunghe.

 

 

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